martedì 21 maggio 2013

La bella umanità.


Eleazar Ritter ed Eir Sterling
desiderano invitarti al loro matrimonio
Lunedì 20 maggio 2515.
La cerimonia ed i festeggiamenti avverranno presso il ranch Madison,
provincia di Roseriver su Tauron.


Si è persa la cerimonia per colpa di un chimico e la sua faccia da schiaffi; per un papillon allacciato male - "Me la dai una mano?" - e la sua solerzia nel legarlo dietro la nuca, sul colletto inamidato.
Peccato sia finito a terra più o meno tre minuti dopo, giusto il tempo di infiocchettarlo per avere la soddisfazione di sgualcirlo di persona.
Si è persa le promesse, i voti e gli sguardi tra il Dottore e la bella Indipendentista - conosciuta solo di fama, dai racconti dolci e un po' sibillini di Ritter, come se parlasse di qualcosa di troppo prezioso per poterlo anche solo descrivere a qualcuno.
Si è persa Cecilia Ritter Sterling che trotterella lungo la navata improvvisata del giardino del Ranch, portando le fedi da brava paggetta, orgogliosa nel vestitino bianco coi papaveri rossi - bruni ricci anarchici, come la madre.
Si è persa gli sguardi di fuoco tra Sam e Katerina - il desiderio trattenuto a stento sulle ciglia e tra le labbra, la rabbia di lei che cerca inutilmente di medicare un morso mai placato.
Si è persa i fischi da stadio di quel bambino troppo cresciuto chiamato Joe Black, supportato da Thorvald e dall'entusiasmo dei "parenti dello sposo", che sanno farsi riconoscere sempre ovunque vanno e comunque si vestano. Anche se ha impiegato ore a sistemargli capelli, giacca e cravatta.

E' comparsa appena in tempo per vederli sorridere - "La mia puttana di Corona" - a cerimonia finita, Huck al suo fianco già mezzo brillo con un fiaschetta e del riso in mano, che si sgancia per correre da loro e inondarli di chicchi perlacei e risate.
E' comparsa appena in tempo per cogliere André, incrociato di sfuggita su Hall Point tempo fa, sollevare euforico Edwards - Eds sempre seria - e regalare a tutti quanti uno scorcio dei suoi cuoricini. Là dove nessuno dovrebbe guardare, senza il suo casto permesso.
E' comparsa appena in tempo per seguire la folla al buffet - Hogs di cui ha scoperto il nome, Jack di cui ha scoperto il sesso, Wright di cui ha intravisto l'emozione nel guardare la sposa così raggiante, ubriaca solo di gioia questa volta.
E' comparsa appena in tempo per abbagliarsi con l'improvvisato fuoco d'artificio sparato da Joe - accecante, fracassone e divertito come tutti loro, in quel momento.

E' comparsa appena in tempo per fare gli auguri di persona agli sposi, frettolosi ma sinceri, prima di essere nuovamente trascinata via dalla festa, sul prato buio - per parlare per chiarire per scopare. Con l'altro uomo dagli occhi neri.

Un pianoforte suonava vivaci melodie, in sottofondo al loro chiacchiericcio appartato
Un violino sotto i loro sospiri nel buio.
E una risata ricca, piena e cristallina, quella di Eir Sterling, che dalla sua testa difficilmente ci uscirà tanto presto.



[c-message]

Spero che il viaggio sia andato bene.
Spero che non ci siano stati problemi di sorta. So cosa significa essere un Corer in trasferta nel Rim. Specialmente per noi che siamo... Corers in perenne trasferta nel Rim.
Devo domandarti un favore. Alla cerimonia ci saranno poche persone, ma tutte potenzialmente latrici di... confusioni. Specialmente se incrociate tra loro.
Ti chiederei di ammaestrare con la tua celeste grazia le nostre bestie; sarebbe a dire: Fenix e Black.
Non so per quale assurda ragione, ma in questo frangente Thor non mi preoccupa. Forse trattasi di mero delirio pre-matrimoniale.
Ci sentiamo.

Ritter


[c-message]

Sarà mio piacere essere presente e cercare, come possibile, di tenerli a bada.
Con Fenix basta la scollatura tattica, con Black - che ha un'età mentale molto ridotta come ben sai - temo ci vorrà qualcosa di più. Un giocattolo pericoloso con cui intrattenersi.
Conto nella persuasività di Katerina, in questo caso.
Su Thorvald non so che pensare; il suo pappagallo a me affidato potrebbe essere un ostaggio adeguato.

Comincio a farti le congratulazioni Dottore.
E' un onore condividere con te l'essere un Corer in perenne trasferta. 

A. Ward


[c-message]

Ho pensato di neutralizzare Black affidandogli mia figlia.
Sto circondando questi uomini pericolosi di tutte le mie donne più fidate. Da un certo punto di vista, posso essere orgoglioso.

Onore ricambiato.
Per le congratulazioni, aspettiamo il fatidico 'sì'. Non si sa mai, non siamo rinomatamente gente a cui la sorte risparmia il proprio sarcasmo.

Ritter

[c-message]

Non vedo l'ora di conoscere tua figlia.
Se riesce a tenere a bada Joe Black, ha un grande futuro davanti a sé.
Anche tua moglie, ovviamente.
 
E allora brindiamo al sarcasmo di questa nostra vita.
Speriamo che questa sera brindi anche lui con noi.
  
A. Ward

[c-message]

Prosit.

Ritter



venerdì 10 maggio 2013

Can't shake you.

La vita è crudele. - pensò Aileen per l'ennesima volta, mentre uno dei suoi tanti clienti affondava in lei - Ti dà un cuore solo, e se lo perdi o lo rompi sono solo affari tuoi.

Un uomo - o donna, saltuariamente - dopo l'altro, un incontro dopo l'altro.
Cene incontri diplomazia tè passeggiate sesso risate.
Veniva pagata con regolarità, era tornata ad essere apprezzata, sceglieva lei chi, come, quando e dove. Dopo mesi, ormai, aveva ripreso il controllo della sua vita - dei suoi sentimenti.
Alzava muri dopo muri, che puntualmente crollavano tutte le volte in cui si ritrovava a fissare il soffitto delle numerose camere d'albergo.

« Ho paura di essermi innamorata di te. »

Avrebbe voluto maledirsi l'istante stesso in cui quelle parole le sono scivolate fuori dalle labbra, sussurrate sul collo di un uomo che non aveva neanche il coraggio di guardare negli occhi. Non mentre si arrendeva e ammetteva ciò che aveva cominciato ad intrufolarsi nei suoi pensieri, sempre più insistente, sempre più dispettoso - sempre più vero.
E il trovarsi tra le braccia di uno dei suoi clienti, che la pagava anche solamente per un'uscita pubblica, la faceva precipitare in un baratro di rabbia e frustrazione.

« Non farlo, Aileen. »

Non farlo, Aileen Ward.
Non smarrirti nuovamente in un paio di occhi neri - l'altro uomo della sua vita che l'ha fatta innamorare, che la vita e una Rossa hanno deciso di strapparle senza che avesse la reale possibilità di stringerlo tra le braccia.
Purtroppo, Aileen ha smesso di ascoltare la sua coscienza una notte di tanti anni fa - la notte prima che suo fratello decidesse di uscire dalla sua vita. L'ennesimo uomo che le ha voltato le spalle, senza guardarsi indietro.

- Michael, cosa stai facendo?
- La valigia.
Sfarfallare perplesso di ciglia, una vena preoccupata nello sguardo.
- E dove staresti andando a quest'ora?
- Non parto di certo oggi, tranquilla.
Sorriso spento, amaro. Avrebbe dovuto capire , cosa stava per succedere.
- A proposito, congratulazioni per la Borsa di Studio.
Il sorriso di lei è sincero, invece, timido.
- Grazie. Domani mi accompagni a vedere l'Università? Dato che a te tocca l'anno prossimo.
Pausa, silenzio masticato. Lei non vuole vedere. Lui non fa nulla per spiegare.
- Certo.

Si era ripromessa di non guardare più allontanarsi la schiena di nessuno, senza fare nulla per fermarlo.
Ma ogni volta che un paio di occhi neri se ne va, lei non allunga neanche la mano per tentare di fermarlo. Si limita a cambiare amante, a rifugiarsi nelle spinte di un cliente, nelle chiacchiere vuote di qualche corer annoiato. A non medicare ciò che le stringe lo stomaco, 'ché tanto farebbe male comunque.
Sarà sempre la seconda scelta, se il suo Karma ha scritto questo per lei.
Ma ciò non le impedisce di essere pagata, per farlo.